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Femminicidio: adesso è davvero un reato

Il 7 marzo 2025, alla vigilia della Festa della Donna, il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di disegno di legge che introduce nel sistema giuridico italiano il delitto di femminicidio e prevede altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime.


Il provvedimento, per la prima volta, considera come reato specifico l'uccisione di una donna per motivi di discriminazione, odio di genere o per ostacolare l’esercizio dei suoi diritti e l’espressione della sua personalità.

Per la prima volta si riconosce come reato diverso dall'omicidio provocare la morte di una donna per motivi riconducibili al suo ESSERE DONNA. 


Diverse sono le nuove misure restrittive introdotte per i colpevoli di reati correlati al Codice rosso, oltre a misure di sostegno che dovrebbero garantire maggior protezione e più tutele alle donne che hanno denunciato.

Finora il nostro sistema giuridico si è dimostrato ben poco efficace nel proteggere le donne vittime di stalking, aggressioni, violenze domestiche, ecc., che hanno trovato il coraggio di denunciare il proprio aggressore. Ci auguriamo che le nuove misure possano davvero garantire maggior protezione alle donne vittime di violenze.


Tuttavia, non possiamo rimarcare che niente è ancora stato fatto rispetto alla prevenzione dei reati previsti e puniti dal Codice rosso. In tal senso sarebbe fondamentale educare le giovani generazioni all'affettività, al rispetto dell'altro e del diverso, allo sviluppo di relazioni sane e rispettose dell'individualità e della libertà di ciascuno, insegnare che amare non è possedere, non è controllare, non è imporre, è scegliere liberamente di condurre un percorso insieme e imparare ad accettare che è normale e sacrosanto per ogni persona poter decidere, ad un certo punto di questo cammino, di prendere una strada diversa, poter scegliere liberamente quale direzione dare alla propria vita.

E se questo comporta una separazione e provoca sofferenza, è necessario imparare ad accettarlo e comprendere che si può e si deve superarlo e andare avanti verso altre mete.


Solo in questo modo sarà possibile prevenire comportamenti violenti da parte di coloro che arrivano ad uccidere "perché amano troppo" e arrivare, anche se è difficile crederci, a non aver più bisogno di ricorrere al Codice rosso.


Casa Donne

 

 
 
 

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