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Guerre ovunque

segreteria318

Aggiornamento: 20 feb

 

Il nostro cuore è affranto perché negli ultimi mesi abbiamo potuto osservare e vivere il contesto che ci circonda con maggiore chiarezza, riconoscendo la guerra come fenomeno sempre più pervasivo e strutturale, sia a livello globale che locale.

La guerra è presente in ogni dimensione delle nostre vite: l'ideologia militarista si rivela ad ogni livello ed ambito della società, preparandola ad un presente e futuro bellico.

 Lo fa attraverso la normalizzazione e la legittimazione di modelli istituzionali e sociali autoritari, repressivi e oppressivi.

 Il ddl Sicurezza, la militarizzazione ed il securitarismo dei luoghi pubblici sono esempi di un fronte interno che va a prepararsi.

Sempre più fondi vengono spostati verso una riconversione bellica dell'economia, incentivando le spese militari e la produzione industriale capace di sostenere scenari armati.

 In parallelo, l'attacco al mondo della formazione e della scuola passa attraverso la riscrittura di programmi educativi nazionalistici, la presenza di forze dell'ordine nelle aule ed una propaganda guerrafondaia che accompagna i/le giovani dalle scuole alle università

Allo stesso modo la guerra è la perfetta rappresentazione della prepotenza del patriarcato nei confronti delle donne e delle soggettività non allineate all'ordine dell'identità patriarcale.

Riconosciamo nella guerra le radici più profonde di un sistema di dominio che in tutto il mondo miete violenza e morte per mano degli uomini. ….continua..

 

Uomini come Donald Trump che si comporta come quei gorilla che battono i pugni al petto per incutere timore in chiunque abbiano di fronte, che annuncia la deportazione di tutti i palestinesi in altri luoghi per poter acquistare la striscia di Gaza e farne resort sul mare , che promette una nuova età dell’oro riservata a 340 milioni di statunitensi e pazienza se al mondo ci sarebbero altri 7 miliardi e rotti di abitanti con cui fare i conti per vivere in pace.

Uomini come Milei l’uomo con la sega elettrica di cui ha fatto statuina da donare alla nostra presidente del Consiglio

 

Dopo un anno di mandato, Milei rimane la figura politica più popolare in Argentina, soprattutto tra le fasce più ricche della popolazione: da quando è salito al potere, ha tagliato del 74% i fondi per le pensioni, l’istruzione, la sanità, la scienza, la cultura e lo sviluppo sociale. Ha chiuso 13 ministeri e licenziato circa 30.000 dipendenti pubblici. Allo stesso tempo, il Paese ha cinque milioni di poveri in più e sta vivendo una recessione economica.

E non finisce qui.. in Argentina è stata raggiunta la parità di genere!!!!

Cancellato dal codice penale l’aggravante del femminicidio, nessuna vita vale più dell’altra dicono.

Si tratterà dunque unicamente di omicidio.

Cancellati anche il Ministero della Donna, i fondi per la linea telefonica 144 (l’analoga del nostro 1522) chiaramente inutili.

Anche se nel 2024 sono stati 252 i femminicidi….Ops… omicidi, uno ogni 35 ore.

Del resto già a Davos Milei aveva rassicurato quel consesso di potenti che in Argentina sarebbero state poste in liquidazione questioni come ambientalismo, aborto, diritti delle comunità Lgbtq.

Anche lui aveva detto che sarebbe iniziata una nuova età dell’oro, come negli Stati Uniti di Trump.!!!


 
 
 

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