I dati parlano
- segreteria318
- 6 giu
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Il Procuratore Aggiunto di Torino dr. Parodi ha segnalato che nel periodo maggio 2024-maggio 2025 i casi di maltrattamenti domestici sono stati 1465, 4 casi al giorno.
I casi di stalking 521 e le violenze sessuali denunciate 2 ogni 24 ore.
Ad occuparsene 11 PM da lui coordinati*
Ha aggiunto che i problemi da affrontare, oltre alla mole di lavoro, riguardano due fattori prioritari.
Il primo, facilmente risolvibile, è eliminare il doppio ascolto della vittima, prima alla polizia durante la denuncia, il secondo al Pubblico Ministero, che rappresenta non solo una secondaria vittimizzazione, ma allunga i tempi dei provvedimenti restrittivi.
Il secondo è che gli stessi e la loro recrudescenza non sono sufficienti. Occorre studiare strumenti di natura economica per dare la possibilità alle persone oppresse di allontanarsi concretamente da un contesto familiare pericoloso.
Il dr. Parodi è autorevole e parla con conoscenza di causa dei singoli vissuti registrati.
Ed è quanto il nostro sportello antiviolenza incontra ogni qualvolta fissa un appuntamento.
Da un lato l’importanza della autonomia economica che permetterebbe scelte libere e immediate, dall’altro la necessità di luoghi sicuri, la possibilità di un riparo per la donna che a seguito della denuncia non sa dove andare, se non tornare a casa e ritrovare il carnefice ancora più esasperato.
Esiste è vero, il reddito di libertà di 400 euro al mese, per 12 mesi. Ma lo stanziamento di 30 milioni annui è esiguo se raffrontato ai numeri della sola città di Torino, e l’iter procedurale è macchinoso per quantità di passaggi e procedure.
Una litania: La domanda deve essere formulata in un modello di autocertificazione dell’Inps nel corso dell’anno, non ripetibile e corredata dalla dichiarazione del CAV o dei Servizi sociali di riferimento territoriale, che attesti il bisogno economico urgente, legato alla violenza subita, nonché al percorso di emancipazione avviato.
Una burocrazia tale che soffoca quotidianità di per sé già offese e avvilite. Eppure, mai come i casi di violenza, richiedono interventi immediati e simultanei.
Per il Canavese poco cambia rispetto Torino, la Procura di Ivrea infatti ha segnalato che gli 860 fascicoli aperti a seguito del codice rosso, nel 2025 sono cresciuti del 6,6% , a fronte di 9 PM dedicati. Con significative presenze di minorenni**
Se ne deduce che Governo, Ministri e ministeri preposti ignorano la realtà, né ascoltano chi con essa si raffronta, emanano provvedimenti non solo demagogici per far credere attenzione e partecipazione, ma che appesantiscono il lavoro degli addetti, mortificano le vittime e, spesso, neutralizzano i provvedimenti.
Aumentare di due anni una pena o riconoscere un nuovo reato è a costo zero, fumo negli occhi, mentre una pianificazione operativa, integrata, proporzionata ai numeri delle vittime, le donne e bambini esposti alla violenza, significa investimenti e finanziamenti adeguati.
Tanto ovvio oppure no?
*La Stampa 5/6/2025
** La Stampa 6/6/2025
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