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Io mi metto in gioco

(Federico Giovannini 28 anni )


Dopo ciò che è accaduto nei mesi scorsi , ho deciso di scegliere di prendere posizione facendo alcune riflessioni che stasera voglio condividere con Voi.

Io mi sono ubriacato diverse volte ma non ho mai corso il rischio di essere violentato.

Sono uomo. In vita mia non ho mai sentito di un uomo ubriaco violentato.

Allora il problema non è essere ubriachi.

Il problema è essere donne.

Ho camminato in pantaloncini.

In canotta.

Con il costume.

Ma nessuna mi ha mai violentato. E neppure lanciato apprezzamenti.

E allora il problema non è come mi vesto. Non sono i vestiti.

Io sono uomo. Io posso.

La donna e la ragazza invece se la sono cercata.

Mi sono appartato a pomiciare.

Ma se non mi andava di fare sesso nessuna donna mi ha mai costretto, magari

puntandomi un coltello alla gola.

Perché io sono maschio.

Io posso dire di no.

Posso dire basta.

Allora il problema non è la donna che se l'è cercata, appartandosi.

Il problema è sempre l'uomo e la sua violenza.

Sono uscito con gruppi di due o tre amiche e io unico maschio.

Ma non mi sono mai sentito minacciato o a disagio.

Non ho mai subito violenza di gruppo.

Perché io sono maschio, e non corro questi rischi.

Perché non esiste l'idea che l'uomo sia un oggetto di piacere.

Che sotto sotto gli piace, anche se forzato.

A nessuno piace essere soggetto a violenza.

E no, una donna che esce con due o tre uomini non si è cercata nulla.

Di certo non una violenza di gruppo.

Ho avuto superiori donne.

Insegnanti donne.

Professoresse di università donne.

E non sono mai stato molestato. Mai.

Neanche una pacca sul culo.

Neanche una palpatina.

Perché sono un uomo.

Non sono considerato accondiscendente.

Perché essere in una posizione subalterna non vuol dire dover accettare anche le

molestie.

La causa di tutto questo è una drammatica carenza dì cultura ai danni della donna

della sua dignità e del suo ruolo sociale

Un vuoto, una mancanza di rispetto e di consapevolezza che interpella l’intera

collettività.

Anche tutti noi che siamo qui.

Per dirla tutta sul Messaggero che il 31 ottobre scorso a Roma un ragazzo di circa 20

anni durante una festa per Halloween è stato stuprato da altri uomini..

Purtroppo in questi ultimi anni la violenza, non solo quella sulle donne, ma la violenza

in generale, sembra aver rotto gli argini e sta dilagando ormai in gran parte del

mondo, può esercitarsi su tutti i soggetti ritenuti fragili...anche ragazzi.

Allora diventa urgente e importante per ottenere il cambiamento che vogliamo,

affinché una donna e un uomo possano vivere allo stesso modo, affinché la violenza

non sia un modo normale di relazionarsi gli con gli altri, mettersi in gioco in prima

persona

Io ci sono qui ed ora

Se ascolterò giudizi e parole sessiste io interverrò.

Se vedrò comportamenti irrispettosi o violenti io li fermerò.

Se una donna, una ragazza avrà bisogno di essere difesa, aiutata, indirizzata

da chi può darle aiuto e sostegno, io lo farò.

Se un ragazzo, un uomo o una donna, una famiglia avrà bisogno di sostegno

per uscire dalla spirale di abbandono e solitudine in cui si trova io li aiuterò.

C’è ancora tanta strada da fare mettiamoci in viaggio non importa se controvento.

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