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Liceo Giulio Cesare

Sono a Roma, e come  volontaria di Casa delle Donne sento  naturale scrivere della Lista di stupri  apparsa nel bagno dei maschi del liceo classico Giulio Cesare. Una vecchia scuola che ha pressochè  la mia età, molto quotata e  che si trova  in un quartiere centrale della città.

Nella lista otto nomi di ragazze e un ragazzo. Una fantasia  una intenzione una minaccia?

 

Non certo come l’ha definita la preside “ottusi graffiti vandalici”. Stessa preside che la giustifica come reazione alla incisività delle iniziative poste in atto all’interno del liceo, come il flash mob per il 25 novembre, precisando   ”sono stati gli studenti non la Scuola”,.

Una uscita di scena non proprio elegante,     tartufesca più che ipocrita.

Già perchè  le ragazze nominate sono tra le più brave, risolute   e presenti nella vita del liceo.  Non a caso tutte candidate nei recenti organismi di rappresentanza  studenteschi.

 

Minaccia di sapore  paternalistico e di  rivalsa, rabbia per ruoli,  funzioni riservate e destinate a un solo genere. Per gli autori della lista ovviamente  usurpati.

Dovrebbe stupire   che queste sortite avvengano tra giovani acculturati, contemporanei a tematiche di  rifiuto dei modelli costruiti sulla presunta superiorità di un genere sull’altro e  di sopraffazione. Invece no, perché la sub  cultura paternalistica è ancora presente , trasmessa  dai nonni ai genitori e da questi  ai figli.

 

Del resto violenza sessuale   e stupro solo nel 1996 sono stati derubricati da  atti  di libidine violenta contro la morale pubblica e il buon costume in reati  contro la persona. Ricordo ancora  la piazza di Roma invasa da donne , ciascuna con un cartello appeso al collo su cui  era scritto IO PERSONA  e il proprio nome.

Solo  l’’altro ieri,   tutte donne con slogan contro  Carlo Casini oscuro deputato DC , il più reazionario e ostinato,   in prima fila a opporsi alle battaglie femministe, a partire  dal referendum per l’abrogazione della legge 194 e nemico   della legge  475 dei  Consultori familiari.

Il suo    destino politico inesistente e dimenticato, eppure  ho letto su  wikipedia che il 1° ottobre 2025  sulla bacheca del  Vicariato di Roma è apparso il comunicato che era stata avviata la causa di beatificazione.

Che dire, a volte ritornano.   .                

  

Comunque tornando alla vicenda  del   Giulio Cesare, a questo clima anacronistico e brutale  le ragazze hanno presentato denuncia contro ignoti, perché il fatto  non cada nell’oblio, ma soprattutto  per rimarcare quanto vecchiume  alberghi   nelle nuove generazione e quanto l’ Educazione affettivo sessuale, sia  non solo utile ma necessaria, tanto da   diventare  una materie curriculare per  integrare  gli aspetti cognitivi, emotivi, fisici e sociali in comportamenti e  valori di rispetto e reciprocità.

Io personalmente,  ci farei anche l’esame scritto e orale.  

 

 
 
 

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